L'accessibilità digitale rappresenta un pilastro fondamentale per garantire un’istruzione equa e inclusiva. La Direttiva (UE) 2019/882, conosciuta come European Accessibility Act, e le normative italiane correlate, come la Legge Stanca e il Decreto Legislativo 27 maggio 2022, n. 82, definiscono standard chiari per rendere i libri scolastici digitali accessibili alle persone con disabilità.
1. La Direttiva Europea sull’Accessibilità (European Accessibility Act)
Adottata il 17 aprile 2019, la Direttiva Europea sull’Accessibilità (UE 2019/882) rappresenta un passo fondamentale verso la costruzione di un mercato interno inclusivo e accessibile, garantendo che prodotti e servizi digitali, tra cui i libri scolastici, siano fruibili da tutti, senza barriere. L’obiettivo primario della direttiva è migliorare l'accesso delle persone con disabilità ai prodotti e servizi, promuovendo al contempo innovazione e inclusività nel mercato digitale europeo.
Gli Stati membri dell'Unione Europea avevano tempo fino al 28 giugno 2022 per recepire la direttiva nella legislazione nazionale, mentre l’applicazione pratica dei suoi requisiti è fissata per il 28 giugno 2025.
Obiettivi e principi della Direttiva:
1. Accessibilità come diritto fondamentale:
La direttiva riconosce l’accessibilità non come un mero aspetto tecnico, ma come un diritto umano essenziale, garantendo pari opportunità di accesso alle informazioni, ai servizi e alla cultura per tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità fisiche o cognitive.
2. Rimozione delle barriere:
Mira a eliminare le barriere fisiche e digitali che impediscono a milioni di cittadini europei di accedere a prodotti e servizi essenziali, tra cui l’istruzione.
3. Armonizzazione del mercato:
Fornisce un quadro normativo comune per tutti gli Stati membri, riducendo le differenze legislative nazionali e creando un mercato unico più inclusivo e competitivo.
Requisiti principali imposti dalla Direttiva:
1. Conformità agli standard WCAG 2.1:
I libri scolastici digitali devono rispettare le Linee Guida per l’Accessibilità dei Contenuti Web (WCAG), strutturate attorno ai principi di:
Percepibilità: I contenuti devono essere presentabili agli utenti in modi che possano percepire, come testo alternativo per immagini o trascrizioni per contenuti audio.
Utilizzabilità: Gli utenti devono poter navigare e interagire con il contenuto attraverso modalità intuitive, ad esempio con tastiera o screen reader.
Comprensibilità: I contenuti devono essere chiari e facili da comprendere, evitando complessità inutili.
Robustezza: Il contenuto deve essere compatibile con tecnologie attuali e future, garantendo una fruibilità sostenibile.
2. Compatibilità con tecnologie assistive:
I libri digitali devono essere progettati per interagire con strumenti come:
Screen reader, che leggono il contenuto testuale per utenti non vedenti.
Software di riconoscimento vocale, che permettono l’interazione vocale.
Tastiere alternative, per chi non può utilizzare mouse o touch screen.
3. Accessibilità per tutti i formati:
La direttiva richiede che i contenuti siano disponibili in formati leggibili e adattabili per studenti con:
Disabilità visive (es. ipovisione o cecità).
Disabilità uditive (es. ipoacusia o sordità).
Disabilità motorie (es. difficoltà a usare dispositivi di input tradizionali).
Disabilità cognitive (es. difficoltà di comprensione o apprendimento).
4. Trasparenza e conformità:
o I produttori e gli editori devono fornire documentazione che attesti la conformità dei loro prodotti ai requisiti della direttiva.
o I consumatori e le istituzioni devono essere informati chiaramente sulle funzionalità di accessibilità integrate.
2. Normativa italiana: Legge Stanca e Decreto Legislativo n. 82/2022
In Italia, l’accessibilità digitale è regolata da un quadro normativo che si è evoluto negli anni, partendo dalla Legge 9 gennaio 2004, n. 4 (nota come Legge Stanca) fino al recepimento della Direttiva Europea sull’Accessibilità (UE 2019/882) attraverso il Decreto Legislativo 27 maggio 2022, n. 82.
Queste normative stabiliscono i principi e i requisiti per garantire che prodotti e servizi digitali, inclusi i libri scolastici, siano accessibili e fruibili da tutti.
La Legge Stanca: il punto di partenza
Adottata nel 2004, la Legge Stanca è stata la prima normativa italiana a imporre requisiti di accessibilità per i sistemi informatici delle pubbliche amministrazioni. La legge è stata successivamente aggiornata per includere anche i privati che forniscono servizi pubblici.
I suoi obiettivi principali erano:
• Rimuovere le barriere digitali per garantire l’accesso alle informazioni da parte di tutti i cittadini, incluse le persone con disabilità.
• Definire linee guida tecniche per la creazione di contenuti e sistemi informatici accessibili.
Questa legge ha posto le basi per una maggiore attenzione all’inclusione digitale, ma inizialmente non riguardava specificamente i libri scolastici digitali o gli editori privati.
Decreto Legislativo 27 maggio 2022, n. 82: il recepimento della Direttiva Europea
Con l’introduzione del Decreto Legislativo n. 82/2022, l’Italia ha recepito la Direttiva Europea sull’Accessibilità (UE 2019/882), estendendo i requisiti di accessibilità anche ai prodotti e servizi forniti dagli operatori economici privati, inclusi i libri scolastici digitali. Questo ha segnato un punto di svolta per l’editoria scolastica, imponendo nuove responsabilità e scadenze agli editori.